Archivio mensile:Dicembre 2013

Altri piani sequenza

Sempre in questo finale di anno, con i ragazzi della quinta elementare della San Berardo, consideriamo altre tipologie di PS, e oltre a ricordare le cose viste la volta scorsa ne vediamo altre: confrontiamo ad esempio il finale de I 400 colpi con un altra corsa, quella di Rosso Sangue di Leos Carax. Vediamo poi una sequenza di Faces di Cassavetes e i ragazzi notano subito che il PS si basa non tanto sul movimento quanto piuttosto sui continui cambi di luce, con la figura femminile che attraversa vari spazi accendento e spegnendo la luce.

Passiamo quindi ad una tipologia più complessa di PS, con gli esempi legati alle trasformazioni del volto dell’attore, e quindi ai suoi stati emotivi che avvengono dentro la durata del PS, mettendone in evidenza quindi la temporalità: i due esempi, Ritorno a casa di Manoel De Oliveira e Ten minutes older di Frank Herz,  non lasciano indifferenti i ragazzi, soprattutto il secondo.  L’esempio tratto dal film di Herz comporta un grande sforzo da parte dei ragazzi per capire cosa sta succedendo ma anche una certa irritazione: il filmato viene percepito come noioso ed inutile, senza senso. Dopo la spiegazione dell’esperimento compiuto da Herz le cose di placano ma ci rendiamo conto che l’esempio visto comunque non è riuscito forse a comunicare con precisione quello che alla prima visione a Parigi ci era sembrato chiarissimo.

Il piano sequenza come descrizione dello spazio

Conclusa l’esperienza del minuto, arrivati a fine anno, riprendiamo l’analisi dei piani sequenza contenuti del dvd che la Cinematheque ci ha inviato. Nelle primissime lezioni abbiamo analizzato i minuti Lumière e alcuni casi di ps come esaltazione della performance fisica dell’attore (con le prime comiche di Charlot e una bella sequenza di Buster Keaton che tenta di cambiarsi i vestiti in uno spogliatorio insieme ad un ciccione).

Adesso proviamo a sollecitare i ragazzi partendo da alcuni movimenti di macchina che seguono gli attori e altri invece dotati di autonomia: quindi vediamo in successione l’incipit di Una giornata particolare e una sequenza de Les Demoiselles de Rochefort.

Entrambi suscitano l’interesse dei ragazzi, soprattutto il primo. Analizziamo ovviamente le somiglianze e le differenze tra i due movimenti: similarità perchè entrambi passano dall’esterno all’interno e differenti perchè il primo è fortemente legato ai movimenti della donna che entra nelle varie stanze e sveglia tutti i figli (con un effetto di stupore e sorpresa finale) mentre il secondo è invece parzialmente slegato dai personaggi da cui si distacca ad un certo punto per proseguire autonomo e cercare altre figure.

Anche quello di Scorsese di Goodfellas (che abbiamo inserito nella playlist) è legato agli spostamenti dei personaggi all’interno dei meandri del ristorante e ci permette di scoprire alla fine anche l’importanza della figura maschile che tutti salutano e omaggiano con sussiego.

 

Omicidio in diretta

Dopo il lungo lavoro sui minuti, anche alla Savini torniamo ad un percorso di visione ed analisi attraverso gli esempi che ci ha fornito la Cinematheque ma anche con la visione integrale di alcuni film che vengono visionati nel pomeriggio.

Vediamo Omicidio in diretta soprattutto per analizzare e comprendere a fondo tutto il PS inziale estremamente complesso ed articolato. Sicuramente il PS di De Palma anticipa molti temi che dobbiamo discutere e tuttavia offre molti spunti di discussione: dalla presentazione dei personaggi, alla descrizione dello spazio, al problema del fuori campo, argomento molto consierato a proposito dei paramentri dell’inquadratura. Nelle considerazioni dei ragazzi si coglie una competenza decisamente maggiore rispetto all’anno precedente in quanto a profondità di analisi e nell’uso di una precisa terminologia.