Archivi categoria: la situazione

Presentazione dei film a Parigi

L’appuntamento conclusivo a Parigi, di restituzione dei film realizzati, è, come sempre, una vera e propria festa, nella quale si incontrano culture e punti di vista da tutto il mondo, sempre sotto il segno del cinema e della sua storia. Le due delegazioni di studenti, del Peano-Rosa di Nereto e della Savini-San Giuseppe, hanno presentato a turno i film realizzati ai propri coetanei degli altri 15 paesi partecipanti al dispositivo. Un facilitatore della Cinematheque ha fatto, alla fine della proiezione, delle domande ai nostri ragazzi per mettere in evidenza prassi operative e scelte di linguaggio e alla fine ci sono state le domande avanzate dagli altri coetanei: è questa la forza del dispositivo e la sua valenza, ovvero quella del dialogo intorno al cinema e al suo lavoro creativo.

Nell’occasione i ragazzi hanno avuto anche l’opportunità di visitare l’esposizione permanente, il museo del cinema posto al secondo piano della struttura della Cinematheque e soprattutto hanno potuto visitare l’esposizione temporanea dedicata al rapporto tra Picasso e Fellini.

Di seguito trovate i due film saggio finali presentati a Parigi:

Costruiamo il film-saggio finale

Dopo il bilancio di tappa i due gruppi si mettono alacremente al lavoro per costruire le storie sulla scorta delle indicazioni contenute nelle regole del gioco che ricordiamo nuovamente:

Realizzare un cortometraggio con una situazione iniziale che mette in gioco gli affetti tra i personaggi; la situazione tra di loro dovrá subire un cambiamento nel corso del film. Lo spettatore potrá identificarsi con un personaggio o con un altro nel corso della storia. E’ necessario prestare molta attenzione, durante lo svolgimento di questa prova conclusiva, ai diversi parametri considerati negli esercizi precedenti: scelta del luogo , modalità di ripresa, movimenti e fisico dell’attore…)
Durata massima: 10 minuti, cartelli inclusi.

I primi incontri sono tutti dedicati alla definizione della storia, i personaggi e alle location. Elemento essenziale, sul quale abbiamo lavorato anche attraverso gli estratti forniti dalla Cinematheque e indicati da Bergala, la questione dell’identificazione dello spettatore. Con chi ci identifichiamo durante la visione? Con il protagonista, con l’eroe? Ma non sempre accade, perché possiamo provare simpatia anche per figure non proprio positive. E allora da cosa dipende il processo di identificazione? Dal punto di vista ottico della macchina da presa? Da quante volte viene inquadrato il protagonista in primo piano? Dalla sua soggettiva? Nessuna di queste possibili risposte esaurisce il processo complesso con cui ci identifichiamo con i personaggi: infatti l’agente principale del nostro processo di identificazione dipende in gran parte dalla situazione narrativa che il film ci presenta di volta in volta e dalla sua messa in scena. La situazione costruita dal film e quindi spesso variabile, innesca i nostri processi partecipativi nei confronti dei personaggi.

La costruzione dei nostri corti quindi dovrà quindi tenere conto in massimo conto questo aspetto relativo al meccanismo dell’identificazione.

sdr

Bilancio di tappa a Parigi

A fine marzo si svolge il tradizionale incontro di verifica degli esercizi assegnati. E’ il momento didatticamente più alto del dispositivo, in cui il confronto tra tutti gli attori del progetto – insegnanti, formatori, i responsabili didattici Nathalie Bourgeois e Alain Bergala – è immediato e diretto e proprio per questo estremamente fruttuoso. Il progetto in questa fase diventa un un vero e proprio laboratorio di pedagogia partecipata, in cui le indicazioni iniziali vengono sottoposte al vaglio di verifica di quanto realizzato e visto durante le proiezioni.

I nostri lavori sono stati particolarmente apprezzati da Bergala e segnatamente l’esercizio svolto a Nereto.

Verso il bilancio di tappa.

Svolgimento degli esercizi 2 e 3

Lo svolgimento degli esercizi 2 e 3 della regole del gioco impegna le classi per tutti i mesi di gennaio, febbraio e parte di marzo. Rileggiamo quindi le regole:

2 – Filmare  in 4 inquadrature per 3 minuti  una situazione tra due personaggi; con suono ma senza  dialoghi nè voci fuori campo. Questa sequenza deve permettere allo spettatore di comprendere le relazioni che  uniscono i personaggi.

3- Filmare la stessa situazione collegandola ad un sentimento tra due personaggi (incontro amoroso, invidia, gelosia, vergogna…..) in due modi diversi: modificando il luogo dove si svolge e modificando anche le modalità di ripresa della. Durata massima 2 minuti a situazione, in tutto 4 minuti

Seguendo la metodologia suggerita da Bergala, mostriamo agli studenti alcuni estratti per analizzare meglio l’organizzazione della messa in scena in grado di esprimere le situazioni emotive dei personaggi, ad esempio un frammento di Questa è la mia vita di Godard e Match Point di Wooody Allen: in entrambi il gioco, un tavolo da biliardo o il pingpong, è una metafora dello scambio sentimentale tra i personaggi, della complessità o ambiguità delle loro relazioni. L’analisi di questi ed altri esempi sono di fatto propedeutici per il passaggio successivo, ovvero la creazione di una situazione che dovrà essere scritta, provata ed infine messa in scena e ripresa seguendo le regole sopra indicate e il concetto di situazione sul quale stiamo lavorando.

I ragazzi sono stati quindi invitati a scrivere delle ipotesi per delle piccole situazioni narrative da mettere in scena senza dialoghi. Gli scritti ci vengono inviati via mail e poi commentati in classe come nella foto sopra. Vengano analizzati tutti gli scritti inviati e valutati nella loro fattibilità anche in rapporto alla location, alle possibilità recitative dei ragazzi ed all’aderenza all’esercizio assegnato. Dopo alcune prove in classe relative ai gesti e alla posizione degli attori nello spazio passiamo alla riprese vere e proprie.