Savini – Esercizio n° 2

IMG_5024Anche con i ragazzi della scuola media usiamo i sentimenti come punto di partenza e le foto realizzate nel precedente esercizio per ipotizzare le prime azioni. Contrariamente alla scuola elementare decidiamo di uscire e di utilizzare la piazza dei caduti alla fine dei Tigli. Per problemi legati alla nostra attrezzatura tecnica decidiamo di non far parlare i ragazzi e di costruire una situazione muta, in cui siano presenti solo i rumori. Uno dei ragazzi propone una situazione legata all’incontro di un gruppo di ragazzi con alcuni docenti e al tema della presa di coscienza: in sostanza un gruppo di amici si sta divertendo in giro quando sopraggiungono alcuni docenti che, tirando in disparte uno del gruppo, gli mostrano il registro di classe. A questo punto il ragazzo si isola dal gruppo e comincia a piangere. Questa stessa situazione andrà quindi raccontata in due maniere diverse, utilizzando punti di vista e differenti disposizioni degli attori.

IMG_5033Per cercare di dividere questa azione in quattro inquadrature, come indicato nelle regole  della Cinematheque, Marco divide la lavagna in quattro quadrati cosi da costringere i ragazzi a segmentare questa situazione, per definire le singole situazioni. Dopo varie ipotesi vengono  messe a punto le azioni che compongono la scena nel suo complesso e proviamo a fare un disegno in pianta del luogo che abbiamo scelto per le riprese: ma non per fare uno storyboard quanto per capire gli spostamenti fisici dei personaggi intorno alla fontana.

IMG_5061Ci trasferiamo quindi sul luogo prescelto, vengono fatte diverse prove, ma il numero eccessivo dei ragazzi rende difficile il coinvolgimento di tutti. Marco chiede, definite le azioni e i gesti, dove  posizionare la macchina da presa: vicina o distante? Cosa vogliamo raccontare? Le ipotesi fatte dai ragazzi sono fortemente legate al volto e alla frontalità dell’inquadratura. Troppa televisione? Ci viene da pensare di si….  Marco fa notare che all’inizio vogliamo raccontare un sentimento di amicizia e quindi la telecamera potrebbe stare vicina ai personaggi proprio per restituire un sentimento di vicinanza.

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Alle numerose domande che rivolgiamo ai ragazzi sui punti di vista da adottare per le riprese di alcune situazioni riscontriamo tanti interventi, tante proposte che rivelano l’interesse e la partecipazione attiva di molti; inoltre tutti dimostrano di aver acquisito una discreta appropriatezza terminologica nell’indicare i piani e le angolazioni di ripresa.

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