Archivio mensile:Gennaio 2014

Tipologie di Piano Sequenza e avvio del secondo esercizio

Mostriamo uno schema per riassumere e dare ordine a tutte le tipologie di PS visti fino a questo momento. Nell’occasione vediamo velocemente  quelli che non siamo riusciti a far vedere nel corso degli altri incontri e che rientrano nelle tipologie già analizzate.

A questo punto consideriamo il PS come strumento narrativo, per raccontare una situazione più o meno complessa: vediamo L’infernale Quinlan di Welles, il PS di Frenzy (e ci interroghiamo a quale tipologia di PS possa appartenere: narrativo/emotivo?) e quello di Fino all’ultimo respiro di Godard con i due protagonisti che camminano per gli Champs Elysees.

Anche con i ragazzi della Savini vediamo le foto di Nuria e chiedo a tutti di scrivere la storia, all’interno della quale descrivere anche il movimento di macchina.

Avvio del secondo esercizio

Continuiamo con gli esempi: facciamo vedere altri PS con il dvd della Cinematheque, senza presentarli troppo, ma stimolando i ragazzi a visione avvenuta, con domande su somoglienza e differenze. Vediamo Aurora, Nouvelle Vague, Vive l’amour, The player e altri; i ragazzi notano bene le differenze come la complessità delle situazioni che ci vengono presentate (in particolare il film di Altaman).

Per avviare il secondo esercizio propongo una prova suggerita durante il primo incontro di ottobre da Nuria Aidelman, specialista del lavoro sulla fotografia: mostro una serie di dipinti e fotografie  e chiedo a tutti di inventare una piccola storia prendendo spunto dalle foto immaginando i movimenti che la macchina da presa dovrà fare per raccontarla. Faccio vedere le foto più volte e poi ognuno scrive la sua piccola storia, disegnando dove possibile anche il movimento.

Elephant

Riprendiamo il nuovo anno alla Savini con la visione di altri film. Riteniamo imprescindibile la scoperta e la visione integrale dei film da parte dei ragazzi: sicuramente le condizioni di visione non sono quelle del cinema e tuttavia contestualizzare gli esempi o i brani all’interno di un’opera visionata nel suo complesso, cosa impossibile da fare con tutti gli spezzoni proposti dalla Cinematheque, è estreamente utile. Certo tutto il corso si basa, pedagogicamente, su un “elogio del frammento” che “unisce spesso i meriti della condensazione, della freschezza, di un’iscrizione più precisa  e duratura delle immagini nella memoria” (Alain Bergala, L’ipotesi Cinema, pagg. 93-97).

La visione di Elephant di Gus Van Sant non lascia indifferenti alunni e docenti. Anzi la percezione immediata è quella di un deciso turbamento dei docenti di fronte alla durezza esplicita di molte scene. I ragazzi hanno notato molte cose: la prevalenza degli elementi naturali, la ricorrenza del colore giallo, e ovviamente i piani sequenza, sui quali Andrea in prima battuta nota che sono descrittivi della routine dei ragazzi a scuola, sono fortemente decentrati alcuni e altri sono a precedere o a seguire.

Dal film prendiamo spunto per riprendere gli esempi della Cinematheque e le tipologie di PS rapportandoli a quelli di Elephant: ad esempio quello de Il Messia di Rossellini.

Distanziandoci invece dall’esempio del film vediamo Aurora di Murnau come esempio di biforcazione e, giocando a contrasto, quello di The Player di Altman e i Ten minutes older di Herz.