Il tema dell’anno scolastico 2012/13 è la MESSA IN SCENA.
Mettere in scena vuol dire disporre le figure (attori, elementi della scenografia) nello spazio della scena. Però significa anche scegliere come filmare questa scena: l’asse di ripresa, la distanza dai personaggi, l’inquadratura….
Ci si porrà quindi la domanda: come filmare una stessa situazione in spazi diversi?
Così la stessa scena, con gli stessi temi – per esempio un incontro amoroso o una rivalità – può essere girata in spazi molto diversi: una panchina pubblica, un bar, una sala per gli spettacolo, una piscina, ecc. Il sito dell’incontro modificherà la messa in scena e la percezione da parte dello spettatore.
I. Da realizzare dopo la visione delle sequenze dei film:
Dopo aver visto più volte le sequenze dei film presenti nel DVD “Mettere in scena” si chiederà agli alunni di realizzare individualmente una piantina dello spazio della sequenza.
Quindi si confronteranno le diverse piantine, si disegnerà lo schema esatto e si fisseranno gli assi della telecamera.
II. Gli esercizi:
Quest’anno è importante svolgere i tre esercizi in ogni laboratorio (e non solo due esercizi sui tre proposti).
1. Esercizio individuale: dopo aver fatto diverse prove, ogni alunno realizzerà una foto (o un’inquadratura breve) che mostri una relazione tra due persone (alunni o altri).
Questa relazione non dovrà essere espressa dal viso dei protagonisti ma dalla messa in scena dei personaggi in un luogo preciso: la loro disposizione, il rapporto tra l’uno e l’altro (faccia/schiena, vicini/lontani) e la scelta dell’angolo di ripresa (vicino/lontano, netto/sfumato, inquadratura stretta/larga, alta/bassa…) ogni foto avrà una didascalia con un sentimento ( “confronto”, “incomprensione”, “attrazione”, ecc.)
2. Esercizio in gruppo: mettere in scena in due modi diversi una stessa situazione, con 2 o 3 personaggi, in uno stesso luogo (su una scala o intorno ad un tavolo). La situazione dovrà avere una forte carica emotiva, per esempio: un incontro affettivo, la rivalità, l’invidia, la fuga, la presa di coscienza.Ogni scena dovrà durare meno di 2’ e dovrà essere filmata in 4 inquadrature al massimo.
Partendo da uno stesso soggetto, saranno prodotte due versioni realizzate da due gruppi diversi. Saranno comuni ai due gruppi: la situazione, l’emozione, il luogo. Potranno cambiare, da un gruppo all’altro: la scelta degli attori, la loro disposizione nel luogo e le riprese (l’attacco) che saranno per forza diverse. Si porrà l’attenzione a che, come nell’esercizio 1, le emozioni siano espresse dalla messa in scena e non solo dalla recitazione degli attori.
3. Esercizio in gruppo: filmare (sempre meno di 2’ per ogni scena e 4 inquadrature al massimo) una stessa situazione in 3 spazi differenti: uno spazio aperto, uno spazio “ristretto”, uno a scelta.
III. Film-saggio collettivo
Realizzare un film in cui saranno filmate due scene nello stesso luogo: una volta con due personaggi, un’altra con gli stessi personaggi più uno o altri due diversi.
La situazione e le problematiche saranno differenti nei due casi; la messa in scena dovrà quindi essere differente.
Questa scena si svolgerà in uno spazio piuttosto ristretto ma altre scene del film dovranno essere girate, al contrario, in spazi aperti.
(durata massima 8’)