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Charlot che sorpresa!!!

IMG_6687 Per avviare il lavoro con la nuova classe, la V A e B della scuola elementare San Berardo, decidiamo di far vedere un classico della storia del cinema con Tempi moderni di Charlie Chaplin, che ben si presta ad ulteriori discorsi sul piano-sequenza e le performance attoriali del muto

La scelta si rivela giusta fin dalla presentazione del film. Nessuno infatti conosce il personaggio Charlot o i suoi film. La visione del film è una rivelazione: risate e molta attenzione, stupore. Insomma la classe ha reagito bene: e ancora meglio si rivela nella breve discussione conclusiva. Tra le numerose domande (perchè alcuni parlano e altri no) e osservazioni, alcuni dichiarano di aver scoperto grazie a Charlot che i film in bianco e nero non sono noiosi.kr

Pubblichiamo di seguito un commento a caldo scritto da  Stefano Tassoni (Tito), sui libretti verdi che la Cinémathèque mette a disposizione di tutti gli alunni.

Oggi, 25 ottobre 2013, noi bambini delle 5^ della scuola Primaria S. Berardo abbiamo conosciuto il registra Dìmitri Bosi che ci guiderà lungo la realizzazione del progetto: Cinema:cent ans de jeunesse e che ci ha fatto vedere “Tempi moderni”,’ un film del 1936.

Charlie Chaplin, nato in Inghilterra, si è messo in mostra ed è diventato famoso col personaggio di Charlot, che è il protagonista del film, innamorato di una ragazza povera come lui.

E’ un film in bianco e nero, quasi interamente muto.

krPerché ?

Anche se “l’era” dei film muti, realizzati fino al ’30 era passata, a lui non piaceva il sonoro, perciò lo ha fatto “quasi” muto, ma non ha potuto fare a meno di inserire un po’ di musica e qualche parola.

Questo è un film comico, con personaggi matti, disoccupati e poveri, ma con tanti talenti.

Si può dire che è molto gestuale.

Nel finale, poveri, disoccupati e senza una casa, l’uomo e la donna innamorati non si arrendono alle avversità e continuano il loro viaggio nella vita.kr

Girato a Hollywood, con scenografie costruite, questo film è piaciuto a tutti.

Noi bambini pensavamo che questi film fossero passati di moda… invece abbiamo scoperto un nuovo tipo di film.

Abbiamo aperto una porta avanti a noi…

 

 

Avvio dei lavori – Savini

TMfabrica2Come per la Noè Lucidi, anche con le due classi della Savini ci siamo avvicinati al progetto  della Cinemathéquè attraverso due film, Tempi Moderni di Charles Chaplin e Hugo Cabret di Martin Scorsese, di cui abbiamo analizzato alcune parti, prendendo in considerazione il concetto di inquadratura e tutti i principali parametri che ne derivano. Del film di Chaplin abbiamo analizzato l’inizio, in particolare i rapporti dimensionali tra gli esseri umani e gli oggetti della fabbrica e successivamente abbiamo visto altre comiche o estratti dei suoi film (la sequenza dell’aereo ribaltato all’inizio de Il Grande dittatore per capire bene il concetto di campo/fuori campo). Abbiamo dedicato inoltre una piccola parte della lezione alla conoscenza del personaggio Charlot, sconosciuto alla maggioranza della classe, mostrando la pantomima conclusiva di Luci della ribalta.

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Il film di Scorsese costituisce un ottimo viatico alla conoscenza della storia del cinema e in particolare alla vita e all’opera di Méliès; è stato facile quindi mostrare Il viaggio sulla luna nella versione restaurata presente su Youtube (e rimusicata dagli AIR: aspetto questo non secondario a nostro avviso nella curiosità e nell’attenzione che i ragazzi hanno dimostrato nei confronti di un film del 1902) e considerare quindi il discorso della scala dei piani. Ai ragazzi è stato infatti chiesto di considerare le principali differenze tra il film di Melies e quello di Scorsese: tra gli altri aspetti è venuto fuori che il film di Melies non presentava primi piani. A questo punto abbiamo mostrato alcune immagini della scala dei piani prese e mostrato una tabella comparativa dei termini in italiano, inglese e fracese ricavata da Siety Emmanuel (2004), L’inquadratura. All’inizio del cinema, Torino, Lindau.